Iamblichus, De vita Pythagorica, 74.

 

Editor: J.Piccinini

Testo:

εἰ γοῦν, μετὰ τὸ ἐκ μορφῆς τε καὶ βαδίσματος καὶ τῆς ἄλλης κινήσεώς τε καὶ καταστάσεως ὑπ’ αὐτῶν φυσιογνωμονηθῆναι καὶ ἐλπίδα ἀγαθὴν περὶ αὑτοῦ παρασχεῖν, μετὰ τὴν πενταετῆ σιωπὴν καὶ [τὴν] μετὰ τοὺς ἐκ τῶν τοσῶνδε μαθημάτων ὀργιασμοὺς καὶ μυήσεις ψυχῆς τε ἀπορρύψεις καὶ καθαρμοὺς τοσούτους τε καὶ τηλικούτους καὶ ἐκ ποικίλων οὕτως θεωρημάτων προοδεύσαντας, δι’ οὓς ἀγχίνοιαί τε καὶ ψυχῆς εὐάγειαι πᾶσιν ἐκ παντὸς ἐνεφύοντο, δυσκίνητος ἔτι τις καὶ δυσπαρακολούθητος ηὑρίσκετο, στήλην δή τινα τῷ τοιούτῳ καὶ μνημεῖον ἐν τῇ διατριβῇ χώσαντες (καθὰ καὶ Περίλλῳ τῷ Θουρίῳ λέγεται καὶ Κύλωνι τῷ Συβαριτῶν ἐξάρχῳ, ἀπογνωσθεῖσιν ὑπ’ αὐτῶν) ἐξήλαυνον ἂν τοῦ ὁμακοείου, φορτίσαντες χρυσοῦ τε καὶ ἀργύρου πλῆθος (κοινὰ γὰρ αὐτοῖς καὶ ταῦτα ἀπέκειτο, ὑπό τινων εἰς τοῦτο ἐπιτηδείων κοινῇ διοικονομούμενα, οὓς προσηγόρευον οἰκονομικοὺς ἀπὸ τοῦ τέλους)· καὶ εἴ ποτε συντύχοιεν ἄλλως αὐτῷ, πάντα ὁντινοῦν μᾶλλον ἢ ἐκεῖνον ἡγοῦντο εἶναι, τὸν κατ’ αὐτοὺς τεθνηκότα.
(ROMANO 2006)

Traduzione: “Se dunque, dopo essere stato da loro [i.e. dai Pitagorici] esaminato fisiognomicamente a partire dal suo aspetto fisico e dal suo incedere e da altre forme di movimento e di atteggiamento, e dopo aver fornito buona aspettativa di sé, dopo un silenzio di cinque anni e dopo essere stato addestrato a tanti insegnamenti, come a dei misteri, e dopo tali e tante iniziazioni e purificazioni e purgazioni dell’anima precedenti e tanto varie dottrine, con le quali nascono in tutti, da sempre, certezza e vivacità dell’anima, qualcuno veniva allora trovato lento nel progredire e seguire l’insegnamento, allora a costui innalzavano nella scuola una stele alla memoria (come fu fatto, si dice, per Perillo di Turi e per Cilone, il governatore di Sibari, una volta che furono da loro respinti) e lo cacciavano dal co-uditorio, dopo averlo caricato di molto oro e argento (questi beni, infatti erano accantonati e conservati in comune, ed erano amministrati in comune da alcuni addetti a questa funzione, i quali ricevevano per questo scopo il nome di amministratori); e se alcune volte capitava loro, per alcune ragioni, di incontrarlo, essi ritenevano che fosse un altro qualsiasi piuttosto che quello che per loro era morto”. (ROMANO 2006)

Datazione: post 510 a.C.

Bibliografia: T.J.DUNBABIN, The Western Greeks. The History of Sicily and South Italy from the Foundation of th Greek Colonies to 480 BC, Oxford 1948, 366; F.SARTORI, Problemi di storia costituzionale italiota, Roma 1953, 117; M.BUGNO, Da Sibari a Thurii. La fine di un impero, Roma 1999, 42-43; F.ROMANO, Giamblico. Summa Pitagorica, Milano 2006; M.GIANGIULIO, Giamblico. La vita pitagorica, Milano 20083, 415-420; L.ZHMUD, Pythagoras and the Early Pythagoreans, Oxford 2012, 98-101, 105-106.